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TORINO-VENEZIA-IGOUMENITSA

Ed eccoci qui: come per ogni partenza intelligente che si rispetti, sveglia di notte e partenza prima che il sole si affacci. Destinazione: porto di Venezia. I km di autostrada scorrono senza problemi e ognuno attinge ai suoi rifornimenti: le moto alla benzina, i motociclisti al caffé...

Al porto di Venezia ci attende l’ammiraglia della Minoas, per traghettarci fino a Igoumenitsa, in terra greca. Dopo … ore di navigazione (ammorbidite da una comoda cabina 4 posti con bagno…) finalmente sbarchiamo sulla costa ellenica e facciamo immediatamente rombare i motori: abbiamo voglia di sgranchirci, noi e le nostre moto!

IGOUMENITSA-METEORE

La tappa è piacevole: procediamo per km su statali ad alto scorrimento, tra colline e montagnole semibrulle, fino a scendere in una valle verdeggiante in cui compaiono (meraviglia!) i torrioni rocciosi di Meteora. Dormiamo a Kalambaka in un hotel semplice ma piacevole, soprattutto per la gentilezza del gestore (si improvviserà tour operator per noi prenotandoci l’hotel ad Atene per la sera successiva!).

La mattina dopo, visita ai millenari monasteri di Meteora: tatticamente, ci muoviamo di buonora, prima dell’arrivo delle orde di pellegrini in pullman. Dopo aver respirato quest’aria mistica, ci sentiamo pronti per partire alla volta di Atene.

METEORA-ATENE

Caldo soffocante e paesaggio monotono: questa la sintesi dello spostamento che ci porta fino alla capitale.

I primi metri sull’asfalto cittadino ci danno uno shock: la strada sembra una lastra di vetro, un palchetto appena lucidato, insomma: chiama le scivolate che è un piacere! Con molta cautela, ci inoltriamo fino al centro città, dove ci attende un ultra moderno e sofisticato hotel, non economico ma molto confortevole.

Il giorno dopo, visitiamo la città, non con qualche momento di difficoltà a causa del gran caldo. Alcuni si rifugiano al Museo archeologico nazionale (aria condizionata: ti amo!), altri vagano per le vie cittadine.

Alla fine, ci ritroviamo per salire in cima all’acropoli poco prima del tramonto: uno spettacolo impagabile!

ATENE-SANTORINI

Il giorno dopo, di buonora ci dirigiamo al porto del Pireo, da dove, con un traghetto ultra-veloce, in men che non si dica ci ritroviamo catapultati in un’altra dimensione spazio-temporale: rocce aspre e multicolore svettano da un mare blu che pare incontaminato, un vento caldo e asciutto ci cuoce appena scesi a riva, lontano sulla cresta delle scogliere a picco sul mare si intravedono casette bianche che sembrano messe lì per sfidare la forza di gravità

Siamo a Santorini!

Troviamo alloggio a Perissa, in un piccolo appartamento con soppalco, attraversato da rinfrescanti (e potenti!) folate di vento. Qui la costa degrada dolcemente, le spiagge sono spaziosissime e con pochissimi bagnanti. Noi ne approfittiamo per goderci qualche giorno di totale relax, tra nuotate, pranzi in spiaggia sotto l’ombrellone e gite esplorative dell’isola.

La serata più magica la trascorriamo a Oia, splendida cittadina di case bianche e blu arroccata sugli scogli, da dove, armati di birretta fresca, pistacchi e arachidi, ci godiamo le coccole di un micio greco e un tramonto mozzafiato

SANTORINI-NAFPLIO

Un traghetto sovraffollato (arrivava da Cipro…) ci riporta sul continente e subito ci dirigiamo verso il Peloponneso, incrociando per il mitico Canale di Corinto: la sua fama è tutta meritata.

Poi ci immergiamo nella campagna: ulivi e agrumi ci accompagnano fino a Nafplio, un gioiellino di città dallo stile quasi provenzale, sormontata dai resti di un’imponente fortezza (la salita è un po’ faticosa, ma se la farete al tramonto godrete del vento fresco e di un panorama molto romantico…)

NAFPLIO-MONEMVASIA

Al mattino presto si riparte alla volta di Micene, che ci avvolge nel suo fascino e nei suoi misteri. Anche oggi abbiamo anticipato le orde turistiche, e le lungimiranti sveglie mattutine ci permettono di evitare le soffocanti ore centrali e di godere delle bellezze archeologiche.

La tappa è stupenda, zigzaghiamo lungo le strade costiere e risaliamo i pendii frastagliati e panoramici. Abbandonati dalla tecnologia cartografica, ci affidiamo alla buon vecchia carta stradale, che ci stupisce per il dettaglio e che ci conduce fuori dal comodo asfalto greco per passare sull’off.

Terra rossa che ci accompagna nell’entroterra e che ci permette di passare in piccoli borghi, piccolissimi, silenziosi e poco abitati. Un piacevole percorso fuoristradale con moto stracariche, il modo migliore per effettuare dello “slow turism”.

Il soggiorno a Monemvasia ci fa scoprire un angolo incantato di Grecia; sperone di roccia che trattiene le mura antiche della città e lingua di terra che lo unisce alla parte moderna, delizioso

MONEMVASIA-DIMITSANA

Il piacere di scoprire, questo è il sintesi la penultima tappa.

Ci addentriamo nell’entroterra, lasciamo alle spalle il mare splendido e la costa animata per rifugiarci tra i boschi di abeti. L’aria si fa più fresca e i tornanti ci dondolano piacevolmente in un percorso inaspettatamente montano, fino ad arrivare a Dimitsana, paesino a noi sconosciuto ma molto caratteristico e certamente meta di turismo invernale.

Restiamo una notte concedendoci un albergo da favola, un “castello” vero e proprio che fuori stagione consente una sistemazione economica anche al “volgo”.

DIMITSANA-PATRASSO

Tagliamo verticalmente i chilometri che ci separano dal porto di Patrasso, gli ultimi che dedichiamo a questa zona della Grecia continentale, certamente meno frequentata dal turismo estivo, ma che forse ci ha sorpresi più del previsto, confermando che in fondo il gusto del fuori programma resta ancora uno dei piaceri che più ci emozionano.

Il traghetto del ritorno è un compagno che accoglie le moto, dondola i pensieri e quasi sempre suggerisce nuove mete.

GRECIA

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