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TUNISIA
...la prima volta...
Ed eccoci a Genova per partire... Questa volta si va verso sud… ore di nave ...24!
Giunti al porto ci aspetta un momento in cui scambiare opinioni e contatti con alcuni giornalisti della rivista "Riders", da cui nascerà un articolo sui motociclisti che partono per l'Africa (potete trovarlo sul numero di Giugno 2010).
Il viaggio in nave prosegue in compagnia di alcuni ragazzi che avrebbero fatto il nostro stesso percorso e per questo ci confrontiamo su terreni, chilometraggi e naturalmente sui mezzi.
Sbarco a La Goulette: catapultati immediatamente in ritmi, suoni, profumi e genti lontane, o meglio inusuali. La dogana questa volta è stata meno estenuante del previsto. Circa 30' e siamo fuori dal porto in sella ai nostri mezzi, un bel Kebab come Allah comanda e tutti a nanna!!!
tunisia
La tappa verso Trieste è lunga, la strada conosciuta e la temperatura gradevolmente frizzante.
- Ok, si parte all'1, stanotte (si era detto senza fare i conti con l'impazienza crescente delle ore precedenti la partenza)
> Luis? Noi siamo già qui, siamo già pronti..tu? stavi dormendo?
- Ma che ore sono?
> Le 11, ma non avevamo sonno
- Arrivo.
E ora eccoci a fare a pugni con il sonno. Vinciamo noi. E dopo una tirata di 600 km ci siamo. Bella Trieste. Nessuno di noi ci era mai stato. Tutti vorremo tornarci.
Il tempo è perfetto per passeggiare ed assaggiare la città, il sole si riflette su piazza Unità d' Italia. Restiamo affascinati dal lungo mare e in sintonia con lo spirito del viaggio e del gruppo, ci lasciamo trasportare dalle sensazioni, senza rincorrere i consigli delle guide e gustandoci i momenti inattesi.
TORINO
ISTANBUL
TORINO
DAKAR
A/R
Scendiamo, sbrighiamo le pratiche doganali, cambiamo la moneta e ci dirigiamo pochi chilometri a sud. Siamo ad Asilah. 3 italiani in un B&B gestito da una donna inglese la cui figlia è fidanzata con uno spagnolo in mezzo al Marocco. Cominciamo con una barzelletta?
Il mattino presto iniziamo a scendere velocemente verso Sud, prendendo confidenza con la strada, con il cibo, e con la guida altrui.
Facciamo molta attenzione a non superare i 120 km/h, i controlli stradali sono ovunque, ma tutto considerato è una velocità di crociera soddisfacente, anche se non ci consente di comunicare attraverso gli interphono troppo disturbati dal fruscio generato dal vento.
Fino ad Agadir l’autostrada ci regala poche suggestioni ma infiniti pedaggi. Sorpassiamo diversi furgoni già visti sulla nave, sono carovane strapiene di suppellettili e di vita, come se portassero pezzi di mondo da parte a parte.
I campi lasciano spazio ad eucalipti e serre, la temperatura sale dolcemente, gli strati invernali delle tute da moto trovano posto nelle valigie. L’attenzione per il paesaggio ci distrae dai km percorsi e la yamaha resta a secco, Masi e il suo LC8 diventano carro attrezzi spingendomi fino al primo distributore.
Dopo Marrakech le montagne regalano lo spettacolo di millenni di sedimentazioni che creano linee ocra ripiegate su loro stesse.
TORINO-VENEZIA-IGOUMENITSA Ed eccoci qui: come per ogni partenza intelligente che si rispetti, sveglia di notte e partenza prima che il sole si affacci. Destinazione: porto di Venezia. I km di autostrada scorrono senza problemi e ognuno attinge ai suoi rifornimenti: le moto alla benzina, i motociclisti al caffé...
Al porto di Venezia ci attende l’ammiraglia della Minoas, per traghettarci fino a Igoumenitsa, in terra greca. Dopo … ore di navigazione (ammorbidite da una comoda cabina 4 posti con bagno…) finalmente sbarchiamo sulla costa ellenica e facciamo immediatamente rombare i motori: abbiamo voglia di sgranchirci, noi e le nostre moto!
GRECIA
TRANSIBERICA
GENOVA-BARCELLONA-VALENCIA
La scelta del percorso trae spunto dalle suggestioni enduristiche dei tempi dakariani che furono, permettendoci inoltre di dedicare delle piacevoli visite a 4 splendide città disseminate lungo il percorso, fino a toccare con lo sguardo le coste marocchine.
Genova è la madrina di molti viaggi, e anche in questo caso optiamo per le 18 ore marittime del tratto Italia-Barcellona, punto di partenza e di arrivo in terra iberica.
Tappa di avvicinamento e di riscaldamento; ci avviciniamo agli sterrati e ci riscaldiamo godendoci il tepore inizio-primaverile spagnolo, molto più generoso di quello italiano.
Il tratto autostradale che decidiamo di percorrere non vedrà le nostre ruote anche al ritorno; i quasi 40 euro sborsati, gli innumerevoli ammonimenti dei cartelli elettronici con macabri bilanci autostradali e le folate improvvise e violente che ci spazzano i pensieri e ci costringono agli 80 km/h, sono motivi sufficienti per dissuaderci dal riproporci i 400 km di "autovia" al rientro.....
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